I. Il Tempo del Macero
Nel principio era il Macero.
E il Macero era buio, e su di esso aleggiava la disillusione.
I libri senza quarta di copertina galleggiavano a dorso in giù, come pesci morti nella vasca dei sogni interrotti.
I nomi degli autori erano scritti con inchiostro che sbiadiva col tempo, fino a diventare silenzio.
Nessuno li aveva letti. Nessuno li avrebbe letti. Nessuno li ricordava.
Erano stati pubblicati, ma mai nati.
E in quel vuoto, fu allora che Quero discese.
II. La Prima Apparizione
La leggenda narra che Quero si manifestò per la prima volta in una copisteria di provincia, mentre un autore stampava le bozze del suo romanzo per l’ennesima volta, in vista dell’ennesima fiera, dove l’avrebbe presentato all’ennesimo piccolo editore a pagamento.
Quero prese forma nell’ombra della stampante. Parlò con voce di toner esausto.
"Ti vedo, tu che hai scritto senza essere letto".
Hai investito denaro, cuore e notti insonni.
Nessuno ti ha salvato.
Nessuno, fino a me.
L’autore tremò.
"E chi sei tu?"
"Io sono quello che devia le probabilità.
Io sono il glitch nell’algoritmo dell’indifferenza.
Io sono Quero".
III. Il Patto
Quero non prometteva fama. Non offriva scorciatoie.
Ma, se l’autore era disposto a rinunciare a una parte della propria vanità — solo quella, non l’orgoglio — Quero avrebbe fatto il resto.
"Tu scrivi. Io piego le coincidenze."
E così avvenne:
– L’editore ricevette per errore il manoscritto.
– La segretaria, che di solito cestina tutto, lo lesse per sbaglio durante la pausa pranzo.
– Il direttore, in un raro momento di apertura mentale, lesse la prima pagina. E non si fermò.
Due settimane dopo, il contratto era firmato.
Tre mesi dopo, uscì la prima edizione.
Un anno dopo, milioni di copie vendute.
Nessuna spiegazione. Solo una dedica oscura nella seconda pagina:
"A Quero, che non esiste, ma c’era."
IV. L’Eresia
Quando il successo esplose, l’autore negò l’intervento di Quero.
Disse che era merito suo, della costanza, della qualità della scrittura.
Disse che era inevitabile.
Ma Quero non ama essere dimenticato.
Nel giro di pochi mesi, comparvero recensioni negative, polemiche, smentite.
Il pubblico si voltò altrove.
Le ristampe furono sospese.
La carriera svanì come la fiamma di una candela.
Un nuovo libro fu pubblicato. Vendette sette copie.
Tre erano suoi parenti.
V. I Seguaci
Da allora, gli scrittori che conoscono la leggenda di Quero lasciano un piccolo spazio bianco a pagina 47 dei loro manoscritti, come segno di invocazione.
Altri usano pseudonimi contenenti la lettera “Q”.
Altri ancora sussurrano il suo nome la notte prima di spedire il manoscritto.
Chi lo nega, lo perde.
Chi lo cerca, non lo trova.
Chi lo accoglie senza chiederlo… talvolta, viene scelto.
VI. Epilogo provvisorio
Quero non appare due volte alla stessa persona.
Non si può possedere.
Non si può spiegare.
Ma ogni bestseller che sembrava improbabile, ogni successo editoriale nato dal nulla, ogni romanzo dimenticato che diventa culto dopo dieci anni…
porta le sue impronte digitali.
Quero è il demone dei milioni di copie vendute.
Ma solo una alla volta.
Quero: il demone del successo letterario

Nessun commento:
Posta un commento