Il Fiume Perduto di Napoli: Dove Scorre Ancora il Misterioso Sebeto

Il Sebeto è uno dei segreti meglio custoditi di Napoli, un fiume che oggi sembra scomparso ma che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia, nella leggenda e nella cultura esoterica della città. Nasceva ai piedi del Monte Somma e scorreva verso il Golfo di Napoli, attraversando territori che oggi corrispondono a Volla, Casoria e Casalnuovo, per sfociare nei pressi dell’attuale Ponte della Maddalena. Già nell’antichità, il Sebeto era venerato come divinità fluviale, legato alla fertilità della terra e alla vita urbana. I primi insediamenti greci di Neapolis e Palepolis ne hanno goduto come risorsa vitale, e la sua presenza veniva celebrata nella letteratura e nelle arti.


Con il passare dei secoli, il Sebeto è stato progressivamente interrato e deviato per motivi urbanistici e igienici, fino a scomparire quasi completamente dalla vista. Tuttavia, alcuni tratti sotterranei rimangono visibili durante le piogge o sotto ponti e strade particolari. La Fontana del Sebeto a Mergellina, costruita nel XVII secolo, ne celebra simbolicamente il corso, ricordando che sotto la città scorrono acque che ancora oggi alimentano il mistero e la memoria storica di Napoli.


Il Sebeto non è solo un fiume fisico, ma un simbolo potente nella tradizione ermetica napoletana. La sua invisibilità lo ha trasformato in metafora delle energie sotterranee e della conoscenza nascosta della città. Autori esoterici e poeti lo hanno visto come acqua mercuriale, principio fluido di trasformazione, spesso collegato a Partenope come figura femminile che dialoga con la corrente maschile del Sebeto, in un’allegoria di spirito e materia, visibile e invisibile. La letteratura napoletana, dal Rinascimento al Barocco, ha celebrato il Sebeto come il “fiume della poesia”, che scorre sotto la superficie e alimenta l’anima segreta di Napoli.

Oggi, chi percorre alcune vie di Casoria o l’area del Ponte della Maddalena può ancora intravedere piccoli tratti del Sebeto, ricordandosi che Napoli è una città stratificata, dove passato e presente, visibile e nascosto, si fondono in un continuo fluire di storie e misteri. Il Sebeto è la linfa invisibile della città, un fiume che, pur essendo perduto alla vista, continua a scorrere nel cuore culturale e spirituale di Napoli, sussurrando segreti a chi sa ascoltare.


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