Sud tradito: basta sudditanza ai partiti nazionali

La Lega ha ottenuto l’autonomia differenziata grazie alla complicità di chi avrebbe dovuto opporsi. Eppure, quegli stessi partiti hanno sezioni in Sud Italia e si sostengono proprio sui voti di politici meridionali. Fingere di non vedere questa contraddizione significa tradire il Sud e i cittadini che ti hanno scelto, peggio di chi sfoggia con orgoglio il simbolo della Lega.

Non serve essere neoborbonici o seguaci di Pino Aprile: capire che un politico ha un rapporto simbiotico con la propria comunità è questione di buon senso. Agire per la propria gente non è un’opzione: è un dovere.

Chi governa il Sud deve comportarsi come un imprenditore intelligente: usare i partiti nazionali come strumenti, non come padroni. Il voto premia persone capaci, non sigle vuote. Chi ancora pensa che basti obbedire alla direzione nazionale consegna il Sud agli interessi di altri.

Il Sud non ha bisogno di sudditi. Ha bisogno di chi mette la propria comunità davanti a tutto, senza compromessi, senza alibi e senza paura. Chi non lo capisce, tradisce. Punto.

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