Il Vannaccismo: Nuova Destra Radical-Identitaria o Fuoco Fatuo della Politica Italiana?

Negli ultimi anni, nel panorama politico e culturale italiano, è emerso un fenomeno che potremmo definire “Vannaccismo” — un corpus di idee, linguaggi e posizioni riconducibili a Roberto Vannacci, scrittore e commentatore noto per le sue posizioni fortemente critiche verso il cosiddetto “politicamente corretto”, la globalizzazione e le trasformazioni sociali degli ultimi decenni. Ma cosa rappresenta realmente questo fenomeno? È una nuova forma di destra radicale con radici neofasciste e post-fasciste? Oppure è solo un fuoco fatuo destinato a spegnersi presto, incapace di tradursi in una reale forza politica?



Le radici culturali e ideologiche del Vannaccismo

Il Vannaccismo si fonda su un’identità culturale molto precisa: un forte richiamo ai valori tradizionali, alla difesa della famiglia “classica” e alla critica netta contro le narrative progressiste riguardanti il genere, l’identità sessuale, l’immigrazione e l’idea di una società multiculturale. Questo nucleo di posizioni è spesso veicolato attraverso una retorica provocatoria, che si propone di scuotere l’opinione pubblica e di dare voce a un senso diffuso di malessere, percepito soprattutto da settori della popolazione che si sentono abbandonati o marginalizzati dalle élite politiche e culturali.

In molti osservatori, questo insieme di idee e atteggiamenti si inscrive in una più ampia tradizione della destra radicale italiana, che si richiama, più o meno direttamente, a un patrimonio ideologico post-fascista o neofascista. I temi identitari e nazionalisti, uniti a una certa ostilità verso il globalismo e l’“imposizione” delle tematiche gender, ne sono una chiara espressione.


La comunicazione e la diffusione mediatica

Uno degli elementi centrali del Vannaccismo è il suo stile comunicativo, che si sviluppa principalmente attraverso canali alternativi: social media, piattaforme come Telegram, blog e YouTube, dove messaggi semplici, fortemente emozionali e spesso polarizzanti trovano terreno fertile. La narrazione di Vannacci e dei suoi seguaci punta a creare una comunità di consenso basata su un sentimento di ribellione contro ciò che viene percepito come il dominio di un’establishment “liberal” e globalista.

In questo contesto, i media tradizionali tendono a marginalizzare o criticare il fenomeno, ma questo spesso rafforza la percezione di persecuzione e conferma l’identità anti-sistema di chi segue il Vannaccismo.


Il contesto politico italiano e le prospettive

L’Italia è storicamente un terreno fertile per movimenti di destra radicale e populista, soprattutto in periodi di crisi economica e sociale. La Lega di Matteo Salvini, in particolare, ha saputo negli ultimi anni catturare gran parte del consenso sovranista, identitario e nazionalista, diventando la forza di riferimento di questo elettorato.

Il Vannaccismo, tuttavia, si presenta spesso come una proposta alternativa o addirittura antagonista rispetto alla Lega, denunciandone compromessi e moderazioni. La domanda cruciale è se questa forza possa affermarsi come movimento autonomo e strutturato, capace di tradurre il consenso culturale e mediatico in una reale rappresentanza politica, oppure se resterà confinata ai margini, destinata a fondersi o a essere assorbita da forze più grandi.


Punti di forza e criticità

Il Vannaccismo gode di una capacità efficace di intercettare sentimenti di malessere, soprattutto tra fasce di popolazione che si sentono culturalmente “invisibili” o minacciate dai cambiamenti sociali. La sua retorica semplice e diretta fa presa su chi è alla ricerca di risposte nette e identitarie.

D’altro canto, il movimento soffre di una mancanza di un progetto politico chiaro e pragmatico, rischiando di rimanere confinato a livello culturale senza una vera capacità di governo o rappresentanza istituzionale. La sua polarizzazione può inoltre limitarne l’appeal a un pubblico più ampio.


Il futuro del Vannaccismo: una forza in crescita o un fuoco fatuo?

Il futuro del Vannaccismo dipende da molteplici fattori: la sua capacità di organizzarsi politicamente, di costruire alleanze e di tradurre il consenso mediatico in voti reali. Nel contesto europeo, la sua presenza al Parlamento europeo potrebbe rappresentare un banco di prova decisivo, che chiarirà se si tratta di un fenomeno passeggero o di una nuova realtà politica.

In definitiva, il Vannaccismo è uno specchio delle tensioni sociali italiane attuali, un prodotto di un tempo segnato da rapide trasformazioni e da una diffusa incertezza culturale. Resta da vedere se questo fenomeno sarà in grado di consolidarsi o se, al contrario, si dissolverà come una fiamma che illumina brevemente la scena politica prima di spegnersi. 

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