Introduzione
Gli italiani amano discutere di politica, ma ancora di più amano odiarla. Non a caso, i politici sono tra i personaggi più divisivi del Paese: c’è chi li difende a spada tratta, e chi non perde occasione per insultarli sui social. Ma chi sono oggi i politici più odiati dagli italiani? E soprattutto, perché il terzo nome della lista potrebbe sorprenderti?
1. Giorgia Meloni
La Presidente del Consiglio è amata dai suoi sostenitori ma altrettanto odiata dai detrattori. A pesare non sono solo le sue scelte di governo, ma anche le accuse di limitazione della libertà di stampa e una certa vicinanza a retoriche considerate neo-fasciste.
Per i suoi oppositori è la “Madonna delle querele”, pronta a zittire i giornalisti critici.
2. Matteo Salvini
Da anni in cima alla lista dei più contestati. Il leader della Lega divide il Paese con i suoi slogan anti-immigrazione, le battaglie contro l’Europa e la comunicazione aggressiva sui social.
Per molti è il simbolo di una politica fatta di slogan facili e promesse irrealizzabili.
3. Francesco Lollobrigida (il nome che sorprende)
Il Ministro dell’Agricoltura non è tra i più televisivi, né tra i più seguiti sui social. Eppure è entrato di diritto nella “top ten” degli odiati. Il motivo? Alcune dichiarazioni che hanno fatto discutere: quando parlò di “sostituire i bambini italiani con qualcun altro”, evocando teorie complottiste sul “grande rimpiazzo”.
A questo si è aggiunta la sua crociata contro la carne coltivata in laboratorio, vista dagli scienziati come un freno al progresso.
Sorprende trovarlo qui perché non è un leader di partito né una star mediatica, ma un ministro “di settore” che ha acceso polemiche inaspettate.
4. Vincenzo De Luca
Il “cinghialone” della Campania. Popolarissimo tra i suoi fan, odiatissimo dai detrattori. Il suo linguaggio diretto, a volte violento, e le polemiche giudiziarie lo rendono uno dei politici più divisivi.
Ama fare il comico, ma i suoi avversari lo accusano di fare solo cabaret politico.
5. Cateno De Luca
Teatrale e sopra le righe. Dai travestimenti in aula ai siparietti da “Money Heist”, è amato per la sua spontaneità, ma molti lo considerano un pagliaccio della politica.
Lui però ci gioca: “Meglio un sindaco nudo che un politico corrotto”.
6. Beppe Grillo
Fondatore del Movimento 5 Stelle, resta un personaggio amatissimo e odiatissimo. Predica contro l’establishment ma vive da miliardario. Per molti è il padre del populismo italiano.
Un comico che ha fatto ridere milioni… e fatto arrabbiare milioni di altri.
7. Giuseppe Conte
Ex premier, oggi volto del M5S. Più elegante di altri, ma accusato di incoerenze e promesse mancate. I suoi critici lo chiamano “l’avvocato del popolo… tranne che del suo”.
Per qualcuno è un uomo di Stato, per altri solo un attore consumato.
8. Guido Crosetto
Ministro della Difesa, bersagliato per la sua vicinanza al mondo degli armamenti e per le querele ai giornalisti.
Per chi lo critica è il simbolo del potere silenzioso delle lobby.
9. Alessandro Giuli
Subentrato a Gennaro Sangiuliano al Ministero della Cultura nel settembre 2024, Giuli si porta dietro un passato giornalistico e televisivo già divisivo. La sua nomina-lampo dopo le dimissioni del predecessore ha fatto discutere: per alcuni è stato un segnale di continuità, per altri l’ennesimo atto di gestione politicizzata della cultura.
Non ha ancora collezionato “gaffe storiche”, ma la sua presenza è già nel mirino dei critici.
10. Un posto condiviso da “tutti gli altri”
Perché in Italia c’è una verità eterna: il politico più odiato è sempre… quello al potere. Oggi tocca a loro, domani toccherà ad altri.
Conclusione
Che li si ami o li si odi, i politici italiani non smettono mai di far discutere. Ma il vero colpo di scena di questa lista è il numero 3: un ministro tecnico che, con poche parole, è riuscito ad attirare su di sé più odio di molti leader di partito.
Forse è questo il vero paradosso della politica italiana: non conta solo quello che fai, ma come lo dici.
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